La tomografia ottica computerizzata (OCT) rappresenta una delle più significative innovazioni nella diagnostica oftalmologica degli ultimi decenni. Questa metodica non invasiva ha rivoluzionato l’approccio diagnostico e terapeutico di numerose patologie oculari, offrendo immagini ad alta risoluzione di strutture retiniche e corneali con dettagli precedentemente inaccessibili1.
Come funziona la tomografia ottica computerizzata
L’OCT è una tecnica diagnostica basata sull’interferometria a luce bianca o a bassa coerenza. Utilizza un fascio laser infrarosso (lunghezza d’onda tra 800 e 1400 nm) che, privo di radiazioni nocive, permette di analizzare le strutture oculari mediante sezioni trasversali ad alta risoluzione (fino a 3-5 micron). La tecnologia si basa sul principio dell’interferometria di Michelson, dove il raggio luminoso viene diviso in due: uno diretto verso il tessuto da esaminare e l’altro verso uno specchio di riferimento. La luce riflessa dai tessuti e dallo specchio viene poi ricomposta e analizzata, consentendo di ricostruire un’immagine dettagliata delle strutture esaminate2.
A cosa serve la tomografia ottica computerizzata
L’OCT permette di ottenere delle scansioni corneali e retiniche molto precise che consentono di analizzare nel dettaglio gli strati della cornea, la regione centrale della retina denominata macula ed il nervo ottico. Questa metodica di imaging consente la diagnosi ed il follow-up di numerose patologie corneali e retiniche come:
- Degenerazione maculare legata all’età (DMLE): permette di identificare drusen, atrofia geografica e neovascolarizzazione coroideale, distinguendo tra forme secche e umide3.
- Edema maculare: consente di quantificare con precisione lo spessore retinico e la presenza di fluido intra o sottoretinico, fondamentale nel monitoraggio di patologie come la retinopatia diabetica, occlusioni venose retiniche o uveiti4.
- Membrane epiretiniche e fori maculari: visualizza alterazioni dell’interfaccia vitreoretinica con elevata precisione
- Retinopatia diabetica: identifica precocemente l’edema maculare diabetico e altre complicanze retiniche
Glaucoma
Nell’ambito del glaucoma, l’OCT è cruciale per:
- Misurare lo spessore dello strato delle fibre nervose retiniche peripapillari (RNFL)
- Analizzare la morfologia della testa del nervo ottico
- Valutare lo spessore dello strato delle cellule ganglionari maculari umide5.
Il valore dell’OCT nel glaucoma risiede nella sua capacità di rilevare alterazioni strutturali prima che si manifestino deficit funzionali al campo visivo, consentendo un intervento terapeutico precoce.
Patologie corneali
L’OCT del segmento anteriore permette di:
- Misurare con precisione lo spessore corneale
- Valutare l’angolo iridocorneale
- Diagnosticare e monitorare cheratocono, distrofie corneali e altre patologie
- Pianificare interventi di chirurgia refrattiva
- Valutare l’adattamento delle lenti a contatto
In cosa consiste l’esame OCT
L’esame OCT è rapido (10-15 minuti) e ben tollerato. Il paziente viene posizionato seduto di fronte allo strumento e invitato a fissare una mira luminosa interna. La scansione viene avviata quando l’operatore mette a fuoco la struttura oculare di interesse.
Con gli strumenti di ultima generazione, di cui dispone il centro medico Medisfera, l’esame può essere eseguito anche senza dilatazione pupillare, previa valutazione da parte dell’operatore medico sanitario, sebbene in alcuni casi (pupille particolarmente piccole o opacità dei mezzi diottrici) la midriasi farmacologica possa migliorare la qualità delle immagini.
Vantaggi e limiti della tomografia ottica computerizzata
Vantaggi
- Elevata risoluzione delle immagini (fino a 3-5 micron)
- Non invasività e assenza di contatto con l’occhio
- Rapidità di esecuzione
- Riproducibilità, che consente confronti nel tempo
- Possibilità di creare mappe differenziali per monitorare l’evoluzione della patologia
Limiti
- Richiede, per poter essere realizzata efficacemente, un team altamente qualificato
- Necessità di una buona collaborazione del paziente per la fissazione
Conclusioni
L’esperienza pluriennale e la ricerca di continua innovazione ha consentito a noi di Medisfera di rendere la tomografia ottica computerizzata uno strumento diagnostico indispensabile in oftalmologia, sia nella pratica clinica quotidiana che nella diagnosi precoce.
La sua capacità, infatti, di fornire informazioni dettagliate sulla morfologia delle strutture oculari, in modo non invasivo e riproducibile, ha modificato radicalmente il nostro approccio a numerose patologie oculari, consentendoci di effettuare diagnosi più precoci e una migliore personalizzazione dei trattamenti.
Bibliografia
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- Schuman JS, Hee MR, Puliafito CA, et al. Quantification of nerve fiber layer thickness in normal and glaucomatous eyes using optical coherence tomography. Arch Ophthalmol. 1995;113(5):586-596. doi:10.1001/archopht.1995.01100050054031 ↩︎
- Schmidt-Erfurth U, Chong V, Loewenstein A, et al. Guidelines for the management of neovascular age-related macular degeneration by the European Society of Retina Specialists (EURETINA). Br J Ophthalmol. 2014;98(9):1144-1167 ↩︎
- Virgili G, Menchini F, Casazza G, et al. Optical coherence tomography (OCT) for detection of macular oedema in patients with diabetic retinopathy. Cochrane Database Syst Rev. 2015;1. doi:10.1002/14651858.CD008081.pub3 ↩︎
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