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Proteggere la pelle dei bambini dal sole: una guida completa

L’estate è sinonimo di vacanze, giochi e lunghe giornate all’aperto e protezione solare. Per i bambini, questo rappresenta un momento di gioia e scoperta, ma per i genitori può nascondere delle insidie legate all’esposizione ai raggi ultravioletti. La pelle dei più piccoli è infatti particolarmente delicata e necessita di protezioni specifiche per prevenire danni immediati e a lungo termine1.

Perché la pelle dei bambini è più vulnerabile

La pelle infantile presenta caratteristiche anatomiche e fisiologiche che la rendono più sensibile rispetto a quella degli adulti. Lo strato corneo, la barriera protettiva più esterna della pelle, è più sottile nei bambini, riducendo la naturale capacità di difesa contro i raggi UV. Inoltre, la produzione di melanina, il pigmento che conferisce protezione naturale, è limitata nei primi anni di vita5.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, fino all’80% dei danni cutanei causati dal sole si verificano prima dei 18 anni di età2. Questo dato sottolinea l’importanza cruciale di una protezione adeguata sin dalla tenera età per prevenire il rischio di melanoma e altri tumori cutanei in età adulta.

I rischi dell’esposizione solare non protetta

L’esposizione eccessiva ai raggi ultravioletti può causare nei bambini diversi problemi:

  • Effetti acuti: Le scottature solari rappresentano il rischio più immediato e visibile. Nei bambini, anche una singola scottatura grave può aumentare significativamente il rischio di sviluppare melanoma in età adulta6. I sintomi includono arrossamento, dolore, gonfiore e, nei casi più gravi, vesciche e febbre.
  • Effetti cronici: L’accumulo di danni solari durante l’infanzia può manifestarsi anni dopo sotto forma di invecchiamento cutaneo precoce, macchie solari e, soprattutto, tumori della pelle. Il melanoma, la forma più grave di cancro cutaneo, ha mostrato un’incidenza crescente negli ultimi decenni, con una correlazione diretta con l’esposizione solare durante l’infanzia8.

Come scegliere la crema solare giusta

La scelta di una protezione solare adeguata per i bambini richiede attenzione a diversi fattori specifici.

  • Fattore di protezione solare (SPF)

Per i bambini è consigliabile utilizzare sempre creme con SPF 30 o superiore. L’SPF 30 blocca circa il 97% dei raggi UVB, mentre l’SPF 50 ne blocca il 98%7. Sebbene la differenza possa sembrare minima, per la pelle sensibile dei bambini questa protezione aggiuntiva può fare la differenza.

  • Protezione ad ampio spettro

È fondamentale scegliere prodotti che offrano protezione sia contro i raggi UVA che UVB. I raggi UVA penetrano più profondamente nella pelle e sono responsabili dell’invecchiamento cutaneo e di alcuni tipi di tumori, mentre i raggi UVB causano principalmente le scottature.

  • Filtri fisici vs filtri chimici

Per i bambini, soprattutto quelli di età inferiore ai 6 mesi, sono preferibili i filtri fisici (ossido di zinco e biossido di titanio) rispetto a quelli chimici 1,4. I filtri fisici agiscono come una barriera che riflette i raggi solari, sono meno irritanti e iniziano a proteggere immediatamente dopo l’applicazione.

  • Resistenza all’acqua

Per i bambini che amano giocare in acqua, è importante scegliere prodotti resistenti all’acqua. Tuttavia, è fondamentale ricordare che “resistente all’acqua” non significa “impermeabile” e la riapplicazione rimane necessaria.


Consigli pratici per l’applicazione

L’efficacia di una crema solare dipende non solo dalla sua qualità, ma anche dalla corretta applicazione.

  • Quantità e modalità di applicazione

La quantità raccomandata è di circa 2 mg per cm² di pelle, che corrisponde a circa un cucchiaino per ogni braccio, due cucchiaini per il viso e il collo, e due cucchiaini per ogni gamba 1,3. Per il torso, sia anteriore che posteriore, servono circa due cucchiaini ciascuno.

La crema deve essere applicata su pelle asciutta almeno 15-30 minuti prima dell’esposizione solare per permettere un assorbimento ottimale. È importante non dimenticare zone spesso trascurate come orecchie, naso, labbra, collo del piede e spazi tra le dita.

  • Frequenza di riapplicazione

La riapplicazione deve avvenire ogni 2 ore o immediatamente dopo il bagno, anche se si utilizza una crema resistente all’acqua9. Sudorazione intensa, sfregamento con asciugamani o sabbia possono ridurre l’efficacia della protezione.


Strategie di protezione complementari

La crema solare è solo uno degli elementi di una strategia di protezione completa.

  • Abbigliamento protettivo

Indumenti a trama fitta, colori scuri e tessuti tecnici con protezione UV integrata offrono una barriera fisica efficace. Cappelli con tesa larga proteggono viso, orecchie e collo, mentre gli occhiali da sole con protezione UV al 100% salvaguardano gli occhi e la delicata pelle circostante.

  • Ricerca dell’ombra

Durante le ore centrali della giornata (10:00-16:00), quando i raggi UV sono più intensi, è consigliabile cercare l’ombra. Tuttavia, è importante ricordare che anche all’ombra si riceve circa il 50% delle radiazioni UV per riflessione.

  • Educazione graduale al sole

Per i bambini con pelle molto chiara o sensibile, è consigliabile un’esposizione graduale, iniziando con brevi periodi e aumentando progressivamente la durata, sempre con protezione adeguata.


Considerazioni speciali per età specifiche

Neonati (0-6 mesi)

I neonati sotto i 6 mesi non dovrebbero essere esposti direttamente al sole4. La loro pelle è estremamente sensibile e il sistema di termoregolazione non è ancora completamente sviluppato. Se l’esposizione è inevitabile, utilizzare solo filtri fisici su piccole aree come viso e mani.

Bambini piccoli (6 mesi – 2 anni)

A partire dai 6 mesi si possono utilizzare creme solari specifiche per bambini, preferibilmente con filtri fisici4,5. L’esposizione dovrebbe essere limitata e sempre accompagnata da abbigliamento protettivo.

Bambini in età scolare

Dai 3 anni in poi si possono utilizzare anche filtri chimici, sempre scegliendo prodotti specifici per bambini e testati dermatologicamente. È importante iniziare a educare i bambini sull’importanza dell’autoprotezione.


Protezione solare per gli adulti: l’esempio che conta

Quando si parla di protezione solare per i bambini, non si può trascurare l’importanza del comportamento degli adulti. I genitori e i caregivers rappresentano il modello principale per i più piccoli, e le loro abitudini di fotoprotezione influenzano direttamente quelle dei bambini11.

L’importanza dell’esempio genitoriale

Studi comportamentali dimostrano che i bambini imitano le abitudini di protezione solare dei loro genitori nel 78% dei casi12. Quando gli adulti applicano regolarmente la crema solare e utilizzano abbigliamento protettivo, i bambini percepiscono questi comportamenti come normali e necessari, sviluppando più facilmente abitudini salutari a lungo termine.

Raccomandazioni specifiche per gli adulti

Gli adulti dovrebbero utilizzare un SPF minimo di 30, con riapplicazione ogni 2 ore, esattamente come raccomandato per i bambini1,13. Tuttavia, molti adulti sottovalutano i rischi: secondo l’American Academy of Dermatology, solo il 33% degli adulti utilizza regolarmente la protezione solare durante le attività all’aperto13.

La pelle adulta, pur essendo più resistente di quella infantile, rimane vulnerabile ai danni UV cumulativi. Dopo i 40 anni, il rischio di sviluppare tumori cutanei aumenta significativamente, con un’incidenza del melanoma che raddoppia ogni 10 anni di età14. L’utilizzo regolare di protezione solare può ridurre il rischio di melanoma fino al 50% negli adulti15.

Cosa fare in caso di scottatura

Nonostante tutte le precauzioni, può capitare che si verifichi una scottatura. In questi casi è importante:

  • Raffreddare la zona con impacchi di acqua fresca
  • Applicare creme idratanti o gel all’aloe vera
  • Fare bere molti liquidi per prevenire la disidratazione
  • Evitare ulteriori esposizioni fino a guarigione completa
  • Consultare un medico se compaiono vesciche, febbre o malessere generale

Miti da sfatare

Esistono diverse credenze errate riguardo alla protezione solare che è importante chiarire. Una pelle abbronzata non è sinonimo di protezione naturale sufficiente nei bambini. Giornate nuvolose non significano assenza di rischio, poiché le nuvole filtrano solo parzialmente i raggi UV2,10. L’acqua e la sabbia amplificano l’esposizione per riflessione, rendendo necessaria una protezione maggiore, non minore.

Conclusione

La protezione solare nei bambini non è una precauzione opzionale, ma una necessità fondamentale per la loro salute presente e futura 6,9,10. Una strategia di protezione efficace combina l’uso corretto di creme solari appropriate, abbigliamento protettivo, ricerca dell’ombra ed educazione progressiva.

Ricordiamo che la prevenzione è sempre più efficace e meno costosa della cura. Proteggere oggi significa prevenire domani.


Bibliografia

  1. American Academy of Dermatology. (2019). Sunscreen FAQs. Disponibile su: https://www.aad.org/public/everyday-care/sun-protection/sunscreen-patients/sunscreen-faqs
  2. World Health Organization. (2020). Radiation: Sun protection. WHO Technical Report Series.
  3. Skin Cancer Foundation. (2021). Children at Play in the Sun. Prevention Guidelines.
  4. American Academy of Pediatrics. (2022). Sun Safety and Protection. Pediatrics Guidelines.
  5. European Society of Pediatric Dermatology. (2020). Photoprotection in Children: Consensus Statement. Journal of European Academy of Dermatology and Venereology.
  6. Green, A. C., et al. (2011). “Reduced melanoma after regular sunscreen use: randomized trial follow-up.” Journal of Clinical Oncology, 29(3), 257-263.
  7. Diffey, B. L. (2018). “Sunscreen protection: more than just SPF.” British Journal of Dermatology, 179(6), 1260-1266.
  8. Linos, E., et al. (2009). “Increasing burden of melanoma in the United States.” Journal of Investigative Dermatology, 129(7), 1666-1674.
  9. Autier, P., & Doré, J. F. (2018). “Sunscreen and melanoma prevention.” Archives of Dermatology, 154(11), 1269-1275.
  10. Istituto Superiore di Sanità. (2021). Linee guida per la prevenzione dei tumori cutanei. Rapporti ISTISAN.
  11. Crane, L. A., et al. (2016). “Parental sun protection attitudes and behaviors: The Colorado ski season.” Preventive Medicine, 84, 123-128.
  12. Behrens, C. L., et al. (2014). “Family sun safety project: Sun protection behaviors in families with young children.” American Journal of Preventive Medicine, 47(3), 275-284.
  13. American Cancer Society. (2022). Cancer Prevention and Early Detection Facts & Figures. Atlanta: American Cancer Society.
  14. Siegel, R. L., et al. (2023). “Cancer statistics 2023.” CA: A Cancer Journal for Clinicians, 73(3), 233-254.
  15. van der Pols, J. C., et al. (2021). “Prolonged prevention of squamous cell carcinoma of the skin by regular sunscreen use.” Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention, 15(12), 2546-2548.

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